In questi ultimi anni notevoli progressi sono stati fatti in neurosonografia fetale. Infatti, attualmente è possibile inquadrare dal punto di vista diagnostico molte patologie cerebrali che fino a qualche tempo fa erano misinterpretate grazie ad un migliorato know-how tecnologico e culturale. Allo stesso tempo grazie ai progressi in genetica e alla collaborazione tra esperti in medicina fetale e genetisti molte patologie fetali hanno oggi una causa che fino a pochi anni fa era sconosciuta e un corretto inquadramento diagnostico e prognostico oltre che del rischio di ricorrenza. Questo miglioramento delle conoscenze in medicina fetale di cui si parlerà in questa FAD ha portato anche a inquadrare correttamente alcune morti fetali la cui causa fino ad alcuni anni fa era inspiegata e a sviluppare degli algoritmi per la predizione e la prevenzione delle stesse. Inoltre, due sessioni sono dedicate ad un focus sulla vescica fetale e ad all’ importanza delle misurazioni in ecografia ostetrica: dalla scelta delle curve di crescita all’impatto che alcune errate misurazioni possono avere sull’outcome fetale.
CAPITOLI
Corni anteriori anomali e parete ventricolare irregolare: quale significato. Cavo del Velo Interposito: i reperti ecografici dal primo al secondo trimestre. L’importanza della misurazione del CRL e outcome fetale. Scelta delle curve di crescita da utilizzare. L’ importanza delle misurazioni in sala parto. “Morte in Utero” il dato epidemiologico. Morte Endouterina: nuovi approcci predittivi. Morte endouterina: inquadramento diagnostico e prevenzione. Principali anomalie congenite fetali associate a morte in utero. Morte in utero di un gemello: quale gestione. Autopsia virtuale post-mortem. Come valutare ecograficamente la vescica fetale nelle varie epoche gestazionali e criteri da adottare in caso di anomalie. Megavescica: i criteri diagnostici e prognostici. Sindrome di Kabuki: quando ricorrere all’esoma in caso di cardiopatia? Clinical or whole exome sequencing. Svelare il non visibile: il percorso diagnostico nel caso di Sindrome da Overgrowth. Test del DNA fetale. Stato dell’arte ad otto anni dall’avvio in Regione Puglia.
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